Passione

Aforismi

Alphonse De Lamartine

Amare per essere amato è umano, ma amare per amare è quasi angelico.
Ammiriamo il mondo attraverso le cose che amiamo.
Bellezza, dono di un giorno che il cielo ci invidia.
Che delitto abbiamo commesso per meritare di nascere?
Con tutto l'oro del mondo non si può comprare il battito del cuore, nè un lampo di tenerezza.
Dio non è che una parola inventata per spiegare il mondo.
Dopo il proprio sangue, la miglior cosa che un uomo può dare di se stesso è una lacrima.
I cuori degli umili s'aprono subito senza diffidenza, e aderiscono, perché sotto i sentimenti non si sospettano interessi.
I poeti cercano l'ispirazione lontano, mentre essa è nel cuore.
Il caso ci dà quasi sempre ciò che non ci saremmo mai sognati di chiedere.
Il mondo è un libro del quale ogni passo ci apre una pagina.
Il rapido oblio, secondo sudario dei morti.
Il sentimento è la poesia dell'immaginazione.
Il sole dei vivi non scalda più i morti.
Il sublime affatica, il bello inganna, il patetico solo è infallibile nell'arte.
L'amore è l'alba incantata di ogni cuore.
L'esperienza è l'unica profezia dei saggi.
L'ideale non è altro che la verità vista da lontano.
L'uomo non ha porto, il tempo non ha riva; lui scorre e noi passiamo.
La Francia è una nazione che s'annoia.
La cenere dei morti fu quella che creò la patria.
La critica è la potenza dell'impotenza.
La guerra non è altro che un assassinio di massa, e l'assassinio non è progresso.
Le democrazie osservano più attentamente le mani piuttosto che le menti di coloro che le governano.
Limitato nella sua natura, infinito nei suoi desideri, l’uomo è un dio caduto che ricorda il cielo.
Lo spettacolo è nello spettatore.
Noi non abbiamo due cuori, uno per gli animali, l'altro per gli umani. Nella crudeltà verso gli uni e gli altri, l'unica differenza è la vittima.
Più vedo i rappresentanti delle persone, più amo i miei cani.
Sembra che la parola sia la sola predestinazione dell'uomo e che egli non sia stato creato che per nutrire dei pensieri, come l'albero i suoi frutti.
Un giorno di pianto consuma più forze che un anno di lavoro.